lunedì 14 giugno 2010

MAGIA

E’ domenica mattina, mi trascino per il mercato, infastidito dal sole e dalla miriade di persone che mi urtano, accalcandosi di fronte a bancarelle, gestite da venditori urlanti.
Da quando se n’è andata tutto è grigio, tutto é pesante.
Entro in un caffè e ordino una bionda, bella fresca. Me la serve una ragazzina dagli occhi magici.
Attorno a me sento bollicine e improvvisamente il mondo prende colore.
Pago ed esco: la strada è piena di donne bellissime e affascinanti, i pomodori sono più rossi che mai, il vociare della gente è un inno alla gioia di vivere. Il mondo è meraviglioso: sotto un cielo azzurro le persone comprano cibo per nutrirsi e per nutrire, così come si nutrono vicendevolmente di sorrisi e di sguardi.
Lo spazio di una birra e la mia visione è capovolta: guardando gli occhi di quella ragazzina ho riacquisito la capacità di meravigliarmi; la giovane e ignara maga mi ha curato senza parole.
Vedo le mie e le altrui imperfezioni ma ora mi sembrano grazia…in questo istante sono presente come non lo sono stato mai: sono tutto e sono niente.

Edoardo, Bilbao

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