lunedì 27 gennaio 2014

Carceri - Assisi


Non ci sono così tante persone, come nella basilica, non c'è quasi nessuno, c'è silenzio, qui pregano, io voglio meditare perché non sono in grado di pregare.
Ci sono piccole cappelle e natura intorno; scendendo una ripida scalinata si arriva alla grotta di San Francesco.
Nelle vicinanze, nella cappella di San Barnaba c'è un altare con il Tau. C'è pace.
Mi piace essere qui, mi sento in unione con il mondo, mi sento leggera e questo non è un sentimento che posso provare spesso, anzi così forte non l'ho mai provato.
Questa non è una di quelle cose che posso portare con me come ricordo dell'Italia, ma ho provato la grazia.
Le ore passano e io sono ancora qui, devo tornare dai miei compagni di viaggio.
Voglio comprare un tau, nella speranza che ogni volta che ho bisogno se lo guardo, ritorna un po 'di pace nel mio cuore. 
Mentre scendo alla città, ripenso a come mi sono allontanata dall'amore.
SOPHIE F., USA

martedì 21 gennaio 2014

Il biglietto aereo


Si chiamava Achille, la cosa stupiva perché era un diciottenne argentino del duemila.
Quando ho saputo che aveva una sorella che si chiamava Yocasta, ho capito tante cose.
Come potete immaginare, veniva da una famiglia più colta che benestante, ed in piena crisi economica, aveva deciso di studiare fisica, credo.
Ci siamo trovati nel contesto di una borsa di studio, di quelle rare che i governi interessati alla diffusione alla cultura italiana offrono ancora.
Siccome tanto lui quanto io eravamo assolutamente indifferenti alla follia delle compagne, che volevano ad ogni costo andare a comprare la borsetta Louis Vuitton falsa dal senegalese di fianco, abbiamo subito fatto amicizia.
Abbiamo convissuto a Genova per un paio di settimane intensissime, dove si mangiava molto, si dormiva poco e si imparava tanto.
Si avvicinava la fine del soggiorno in Italia. Le chiacchierate si prolungavano fino a notte fonda e gli abbracci si facevano più stretti.
I primi voli partivano verso i nostri paesi di origine.
All'epoca, i biglietti erano ancora di cartoncino.
Nella coda, che alla fine si divideva tra quelli che facevamo lo scalo a Rio e coloro che andavano direttamente ad Ezeiza, un silenzio scomodo si impadroniva delle nostre anime.
Ad un certo punto, Achille si è girato verso di me e con tutta solennità mi ha detto :“ Tieniti questo, non dimenticherai mai questo momento”.
Non era altro che il pezzetto di carta in bianco, che avanzava dalla stampata dei biglietti.
Qualche giorno fa, nel cassetto delle mie cose più care (foto d’infanzia, lettere di fidanzati, souvenir vari), l’ho trovato: 4x1 di carta bianca.
Achille ha avuto ragione.


ADRIANA LA BUONORA, Montevideo, Uruguay







Dolcetti al sale di Cervia


Andavamo a nord, quando alla nostra destra, vediamo una bella città costruita sul bordo di un canale. Abbiamo parcheggiato e scoperto Cesenatico.
Le barche nel canale sono vecchie, una targa ne racconta la storia, l'uso e altre curiosità. Scopriamo che sono parte del Museo Marittimo e a Natale, fanno il presepe sulle barche. Un'altra cosa che ci sorprende è che il canale è stato progettato dal grande Leonardo da Vinci. Camminiamo sulla riva sinistra, dove c'è una serie continua di ristoranti di pesce molto carini. Alla fine del lato sinistro la strada termina e prendiamo un piccolo traghetto per attraversare. Le sorprese continuano: c'è una targa che commemora Garibaldi e sua moglie che sono stati qui. Su questo lato del canale, vendono ortaggi e prodotti tipici. In un piccolo negozio, vediamo che l'oro della regione è il sale: sapone al sale, birra al sale, cioccolato con sale, perché ci sono saline nei pressi di Cervia. Assaggiamo alcune di queste specialità. Forse il sale ci ha creato dipendenza, perché passeggiamo un po' e poi sentiamo il bisogno di tornare al negozio e comprare tutte quelle delizie salate. Abbiamo deciso che il passo successivo era andare di Cervia.


DANIEL LEININGER, USA

martedì 14 gennaio 2014

Bruno l'orsacchiotto


Viaggiare con i bambini non è facile, cerchiamo sempre di trovare buone soluzioni: parchi di divertimento, spiagge , luoghi sicuri. 
Ogni anno veniamo a Merano per Asfaltart, il festival del teatro di strada , al nostro Alex piace, e poi giriamo un po' per la regione. 
Così quasi per caso lo scorso anno, abbiamo preso un autobus che ci ha portato da Cles nel Parco Naturale Adamello Brenta, al Lago Rosso .
Abbiamo mangiato al rifugio. Abbiamo chiesto perché il lago è chiamato rosso. La cameriera ci ha detto la vecchia leggenda: una principessa non voleva sposare un cavaliere di un paese vicino, lui così l'ha uccisa con una spada, ed è per questo che il lago ogni notte si colorava di rosso sangue. Poi siamo andati al centro visitatori e abbiamo scoperto che il rosso era per un alga rossa, che non c'è più. Abbiamo scoperto che il lago è anche conosciuto come "lago degli orsi", perché ci sono orsi bruni nella valle.
Quando siamo tornati al bus abbiamo tenuto gli occhi aperti per vedere gli orsi, ma nulla, così per consolazione Alex ha voluto un orsacchiotto.
E' stata una bella giornata.


Friederike SchneiderZell am See, Österreich 

giovedì 9 gennaio 2014

Il Colosseo


A Roma, voglio muovermi come Audrey Hepburn in "Vacanze Romane", in sella a una Vespa. C'è un solo un monumento che voglio visitare : il Colosseo, non so perché, forse spero di trovare Russell Crowe. Mentre sono in coda per l'enorme anfiteatro, una ragazza inglese che fa la guida, offre a me e altri di lingua inglese il suo servizio con la promessa di farci saltare la coda, ovviamente accettiamo ( anche in Italia esistono le code ! ). C'è un sacco di gente. La guida è davvero brava, è così brava che a un certo punto le sue parole mi portano a pensare di essere in un'antica romana accorsa per vedere il suo gladiatore preferito. Mentre il gruppo va avanti, io fantastico. Mi aggiro tra queste antiche pietre e immagino le gradinate piene, le esecuzioni, le lotte; faccio fatica a immaginare le battaglie navali.
La vista di Roma al tramonto dall'alto è davvero molto bella.

In realtà io a Roma, non ci sono mai stata, questo è quello che immagino davanti a un piccolo Colosseo di plastica, che mi ha portato un amico appena tornato dalla luna di miele, dopo le sue storie fantastiche e le foto.

Voglio venire in Italia !

KERRY MANSFIELD, Auckland, New Zealand