Tutta un’infanzia e un’adolescenza a cercar di creare una vita perfetta, della quale a suo avviso tutti sarebbero stati invidiosi: un lavoro perfetto, una casa perfetta, un fisico perfetto…ma qualcosa doveva essere andato storto perché nessuno avrebbe cambiato la sua vita per quanto imperfetta per la sua e l’unica ad essere invidiosa era Lei. La sua autostima vacillava a tal punto che per aver la sicurezza di aver fatto le scelte giuste, doveva demolire quelle delle altre. Era una domenica, come tutte le altre, e come tutte le domeniche era a cena con gli amici di una vita, che conoscendola da sempre accettavano i suoi comportamenti come si accettano i capricci dei bambini. Ma quella sera c’era un’ospite: Dale, la cugina di Joshua, venuta dal Texas.
Una ragazzona di 29 anni, sugli 80 chili, dalle evidenti origini irlandesi: capelli rossi, carnagione chiara e lentiggini. Si era appena iscritta all’università, condivideva l’appartamento con altre due ragazze e per mantenersi faceva la cameriera. Una bomba di simpatia che Lei cercava di disinnescare.
Mentre Dale si lamentava, con molta autoironia, delle sue ultime storie sentimentali senza gloria, Lei interruppe dicendo: “Avresti più fortuna se non frequentassi adolescenti e non ti ingozzassi come stai facendo ora!”.
In un istante Dale le infilò l’indice nell’occhio destro… Ahi! Ahi! Questo imprevisto Lei non l’aveva considerato!