Sono un amante del
caffè. Lo bevo amaro senza zucchero e senza latte perché mi piace
proprio il gusto del caffè. Quando ero in Italia, ero in paradiso!
Non importava dove mi trovavo, ma del caffè buono ce n'era sempre.
Come in America,
bere il caffè in Italia, è un evento sociale e uno dei miei ricordi
più speciali, più importanti è quando mi svegliavo tutte le
mattine perché il profumo del caffè girava per la casa arrivando
fino all'ultimo piano dove dormivo. Mi alzavo e scendevo in cucina
dove mi aspettavano tutti giorni una tazza di caffè e Rosanna, la
signora che mi ospitava, la mia “mamma” italiana. Per i
successivi venti o trenta minuti stavamo lì a bere il caffè,
facevamo colazione e discutevamo dei nostri programmi del giorno o
del tempo, delle mie speranze, e delle differenze tra l'America e
l'Italia; lei mi dava consigli o informazioni, o stavamo a tavola in
silenzio, tranquilli. Ma tutte le mattine eravamo insieme a gustare
il caffè. Mi sentivo fortunato, perché la mia “mamma” era anche
lei un'amante del caffè. Quando finalmente sono riuscito a comprare
una moka per fare il “vero caffè italiano” ero estasiato.
È l'oggetto più
importante che ho portato dall'Italia e ogni volta che la uso mi fa
ricordare quelle mattine! Il suono del caffè che “passa” e il
suo aroma quando lo verso nella tazzina mi rende felice!
Mario Finelli, Maryland (USA)
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